martedì 11 luglio 2006

MODA & MODI: mai dopo i vent'anni

Mary Quant nel 1967 con le sue modelle (Getty Images)

La frase della settimana la firma l'onorevole Dorina Bianchi della Margherita che, di certo sottraendo energie mentali ad altre più commendoli faccende governative, si è presa la briga di chiosare la dichiarazione rilasciata da Valentino a «Repubblica». Come prima di lui Stefano Pilati, direttore creativo di Yves Saint Laurent (che, prendendola alla larga, ha consigliato alle signore «rivestitevi»), Valentino punta il dito sulla minigonna, con inusitata intransigenza. «Mai dopo i vent'anni - dichiara - perchè dopo comincia la rovina e la donna diventa patetica».
L'onorevole Bianchi, infastidita dal rilievo, scomoda addirittura l'anniversario dei sessant'anni del voto alle donne, le conquiste femminili in campo professionale e culturale, per rispondere allo stilista, di recente insignito in Francia della Legion d'onore, che in materia di abbigliamento femminile l'ultima parola dovrebbe spettare alle donne. E insiste: «Quando si parla di seduzione, chi meglio di noi la conosce?».
Seduzione e gambe scoperte? Singolare che, dopo aver accampato i temi dell'emancipazione, si finisca per cadere in un abbinamento così trito e superato. Certo, si può discutere sulla grande imputata del momento, la mini, solo in parte responsabile degli orrori estivi. Ma il messaggio sotteso di Valentino è incontestabile: attenzione, i freni inibitori sono caduti. Pericolosamente. Il porto franco del gusto è una trappola per chi non ha sufficiente autostima da prendere la moda con leggerenza, senza farsi stritolare. La moda non è democratica, purtroppo. E' tirannica, selettiva, classista, infingarda.
Mini bandita dopo i vent'anni? Un estremismo più che mai salutare per l'ombelico-generation, che abbraccia figlie e mamme ugualmente pimpanti e smemorate dell'età (e, nel caso delle seconde, soprattutto dei suoi cedimenti).
Perchè castigarsi in una minigonna a una prima teatrale, quando si arriva al metro e sessanta, si hanno gambe color yogurt e un filo di pancetta? Perchè indossare al mare, a vent'anni e poco più, un orripilante slippino che recita: «se mira ma no se toca?» (esiste esiste, avvistato a Grignano).  Perchè, con vent'anni di consapevolezza in più, umiliarsi in un tanga che si fa strada tra strati di cellulite? Perchè ostinarsi ai bermuda implacabili su ginocchia e polpacci, al bianco-radiografia, all'intimo esposto, al vedo tutto, sempre, a ogni età e in qualsiasi ora?
Qui le conquiste delle donne c'entrano poco. Per dirla con la scrittrice Erica Jong, che fu la prima a liberare letterariamente le fantasie sessuali delle donne, è questione di «salvarsi la vita». E se non ci si riesce da sole, ben venga anche un uomo a ricordarlo.
@boria_a

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