martedì 14 dicembre 2010

MODA & MODI: il pizzo fa magie

Emma Watson l'ha scelto per lasciarsi alle spalle una volta per tutte l'Ermione di Harry Potter. Ha tagliato la chioma color miele fino a ridurla a una zazzeretta alla Twiggy e si è avvolta in pizzo nero, con trasparenze ben distribuite, per segnare un importante rito di passaggio: dall'apprendista maghetta all'attrice "adulta", dal castello di Hogwarts al boudoir. Pizzo cifra della stagione, trasversale alle generazioni: anche J.K. Rowling, la mamma letteraria di Ermione, ha voluto velare di chantilly nero le maniche dell'abito indossato per la prima londinese dell'ultimo film della saga miliardaria, "Harry Potter e i doni della morte". Chic e di moda, declinato in mille dettagli e varianti, quest'anno finalmente "metabolizzato", dopo la collezione anticipatrice di Prada del 2008, che è rimasta un esercizio di stile raffinato ma un po' gelido. A cavallo tra 2010  e 2011, pizzo fa serata, fa occasione, fa festa, ma, con abbinamenti meno convenzionali, si porta anche ogni giorno, soprattutto quello di cotone che ricorda le tende di una volta e che non disdegna di far capolino da sotto il
cardigan tricottato. E visto che oramai il gioco del royal wedding inglese ha contagiato tutta la stampa planetaria, perchè sottrarci e non ricordare che proprio catturando la lingerie nera di Kate da sotto l'abito di pizzo indossato sulla passerella di una sfilata universitaria, William ha iniziato la lunga e intermittente strada che lo ha portato alla capitolazione.
A vincere è la misura. Sensualità, piuttosto che sessualità. J. K. Rowling ha fasciato le braccia, altre, hanno preferito bordare di pizzo la scollatura della schiena, il décolleté, i guanti, gli inserti sulle scarpe o sulla borsa. Ad alleggerire l'enfasi della trama è l'abbinamento spiazzante: una camicia vedo-non vedo sulla gonna a tubo di lana, o sui pantaloni di  pelle, l'abito protetto dal golf e comunque mai, se la trama è sottile come una ragnatela, indossato senza una sottoveste, color carne o in una tinta a contrasto. Solo Dita Von Teese insiste nel divertissement erotico del burlesque, per tutte le altre è un vintage discreto, da baule della nonna. Gli stilisti propongono in alternativa il tulle ricamato, dall'effetto tatuaggio sul corpo, o il pizzo di cotone, più spesso e coprente, che si presta ad accompagnare diverse ore del giorno: un vestito intero, indossato con scaldacuore e scarpe basse durante il giorno, può diventare più tentatore verso sera con il tacco e un coprispalle che rivela qualche centimetro di pelle in più.
La parola d'ordine della stagione è comunque il bon ton, i colli, i fiocchi, le rushes, le gonne a corolla, le cinture in vita proiettate da "Mad Men", la serie televisiva cult in America di cui a fatica ci siamo accorti anche noi, direttamente sulle passerelle di questa stagione. Pizzo sì, allora, ma senza esagerare, evitando l'effetto vedova del Sud o vedova nera. E anche nei colori ci si può sbizzarrire: polvere, crema, mou. Il bianco è molto suggestivo, per diciottenni che vanno al ballo delle debuttanti.
@boria _a

                                   Emma Watson alla prima londinese di "Harry Potter e i doni della morte"